In questa sezione trovate tutte le perturbazioni più intense che hanno interessato l'Europa ed il Mediterraneo.
Le tempeste sono archiviate per stagioni (per le tempeste la stagione inizia il 1 Settembre e termina il 31 Agosto).
Si tratta di perturbazioni spesso associate ad un ciclone (termine generico che include quelli extratropicali, tropicali, tropical like cyclone o medicane, basse polari, etc) il cui centro raggiunge valori di pressioni molto bassi e danno luogo ad eventi meteorologici estremi.
Venti fortissimi su aree estese, spesso mareggiate e significative alte maree, anche accompagnate da “storm surge” o inondazione delle zone costiere. Nel Mediterraneo questi sistemi talvolta portano anche precipitazioni molto abbondanti, forti temporali con violente raffiche di vento (downburst), tornado o grandine.
In Italia la tempesta più intensa in tempi recenti è Vaia dell’ottobre 2018, associata ad un minimo di pressione di 975 hPa, che provocò un vento talmente forte da abbattere milioni di alberi nelle Dolomiti, e mareggiate eccezionali in Liguria con onde fino a poco oltre i 10 metri di altezza.
Perchè una denominazione univoca e ufficiale delle tempeste favorisce una comunicazione di massa più efficace, aumenta la consapevolezza del maltempo prima che colpisca e di conseguenza migliora l’informazione e l’allertamento dei cittadini.
Inoltre un nome univoco assegnato da una fonte autorevole, rende più facile il riferimento all'evento, essendo in questo modo maggiormente riconoscibile a livello europeo dai media, ma soprattutto dalla comunità scientifica.
Nel 2015 EUMETNET (Network of European Meteorological Services), organizzazione intergovernativa europea il cui scopo è garantire e facilitare la cooperazione tra i Servizi meteorologici e idrologici nazionali d'Europa, ha istituito il progetto “Storm naming”, per denominare le tempeste più intense come già avviene negli Stati Uniti d’America per gli uragani.
L'organizzazione del programma prevede il raggruppamento per aree geografiche diverse dei vari enti nazionali; l’Italia per esempio, appartiene al gruppo del Mediterraneo centrale, in cui sono comprese la Slovenia, la Croazia, la Macedonia del Nord, il Montenegro e Malta.
Il Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare attribuisce un nome ad un evento se:
I nomi vengono pubblicati ogni anno nel mese di settembre dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare (su una pagina dedicata di www.meteoam.it) in coordinamento con i Servizi meteorologici nazionali degli altri Paesi appartenenti al gruppo del Mediterraneo centrale.
I nomi sono in ordine alfabetico, alternando i generi.
Dipende dalla predicibilità dell’evento, comunque non prima di 1-2 giorni dall’interessamento dell’Italia. In generale i cicloni molto intensi e vasti sono prevedibili alcuni giorni prima, ma esistono anche dei cicloni difficili da prevedere, come i medicane e i cicloni bomba, che nascono da una ciclogenesi esplosiva, ovvero caratterizzati da un rapido approfondimento del minimo di pressione, anche più di 24 hPa in 24 ore.
No. Il coordinamento avviene con tutti gli altri gruppi europei. Una volta battezzata la tempesta manterrà lo stesso nome per tutto il suo ciclo di vita. Ogni ente adotterà il nome che gli è stato già dato. Il movimento dei soggetti atmosferici infatti non hanno confini e quindi ha molto senso dare nomi comuni a soggetti meteorologici che interessano più nazioni.